venerdì 18 aprile 2014

FILCTEM, PUNTO PER PUNTO I CONTRATTI RINNOVATI


INTERESSATI 1 MILIONE E 350 MILA LAVORATORI. MANCANO ALL'APPELLO ARTIGIANI E TESSILIVARI

A metà aprile, la Filctem – unitamente a Femca e Flaei-Cisl, Uiltec-Uil – ha rinnovato 27 contratti nazionali di lavoro sui 30 del proprio "perimetro": mancano all'appello solo i due contratti degli artigiani e quello dei Tessilivari. Hanno riguardato oltre 1.350.000 lavoratori su circa 1.600.000 lavoratrici e lavoratori chimici, tessili, dell'energia e delle manifatture.
"Una sfida – ha fatto notare Miceli nella sua relazione al Congresso – niente affatto scontata se, proprio sul salario, abbiamo dovuto contrastare l'idea di rinnovarli al di sotto della difesa del potere di acquisto che ci avrebbe portato a confondere i due livelli di contrattazione a causa di un accordo separato sulla produttività che ci chiedeva di spalmare le "tranches" degli aumenti sui due livelli: abbiamo invece mantenuto ferma l'idea che gli incrementi del contratto nazionale rispondessero alla tutela del potere di acquisto e quelli del 2° livello alla produttività".Di seguito pubblichiamo una sintesi aggiornata alla fine di marzo.

Brezzo confermato alla guida della della Filctem Cgil

Concluso il congresso della categoria: "E' necessario recuperare il potere d'acquisto del salario con buste paga più pesante". E sui controlli nelle aziende cinesi: "Vanno fatti mirati a monte e a valle della filiera"

Buste paga più "robuste" per restituire una maggiore capacità di acquisto grazie al progetto welfare, integrazione economica e sociale con la comunità cinese attraverso controlli mirati a monte e a valle della filiera, attenzione allo sviluppo delle politiche del gas. Sono questi i temi, dopo un'analisi 'critica' della politica nazionale, sviluppati nella relazione di apertura dal segretario della Filctem Cgil Massimiliano Brezzo durante il congresso della categoria che l'ha riconfermato alla guida.
"Nel manifatturiero - ha commentato Brezzo - la crisi ha continuato a causare ristrutturazioni e cessazioni delle attività purtroppo anche di alcune imprese tra quelle che consideravamo più innovative. E per questo siamo stati costretti spesso a giocare in difesa pensando a garantire una gestione delle crisi aziendali tenendo come priorità l'esigenza di garantire sostegni al reddito con gli ammortizzatori sociali il più a lungo possibile". Sarebbe però assai riduttivo sintetizzare questi anni solo con la gestione della crisi." Mentre ci adoperavamo per contrastare gli effetti della crisi -ha evidenziato il segretario della più grossa categoria produttiva del sindacato - abbiamo sempre avuto davanti a noi il problema di recuperare potere d'acquisto del salario. E per questo siamo stati fin da subito disponibili a lavorare con Cisl  e Uil e l'Unione industriale a un salario di secondo livello che si esplicita nell'acquisto e poi la redistribuzione  di beni e servizi ai dipendenti". 
Per quanto riguarda i controlli invece Brezzo ha messo in luce il mancato adeguamento degli organici delle attività ispettive e soprattutto dell'esigenza di trasferirli in parte dai pronto moda alle stamperia e tintoria fino ai capi finiti per bloccare all'entrata e all'uscita le produzioni e togliere acqua al sistema dell'illegalità. Controlli sulle aziende ma anche progetti di collaborazione valorizzando la filiera nelle sue potenzialità di riciclo e di produzione sostenibile.Per questo la Filctem sostiene il disegno di legge per l’istituzione del marchio Italian Qualità, una proposta che potrebbe superare le obiezioni poste in passato dall’Europa.