Oggi sciopero generale dei lavoratori dell'energia, 2000
lavoratori del gas in Toscana, più di 400 nella sola provincia di Prato.
Al centro dell' agitazione unitaria proclamata da Cgil Cisl
e Uil, c'è il bisogno di fare chiarezza con sulle modifiche contrattuali che
interverranno a seguito dei bandi di assegnazione del servizio.
«A Prato il passaggio del gestore di rete da Estra a Toscana
Energia - spiega Massimiliano Brezzo segretario generale della Filctem Cgil di
Prato - ha comportato la transizione dei lavoratori da una società all'altra,
questa fase ha fatto insorgere gravi problematiche, che con l'apertura dei
bandi di assegnazione dei servizi, potrebbero moltiplicarsi».
La situazione dei contributi previdenziali dei lavoratori è
la prima preoccupazione in ordine di grandezza: «Si tratta di un cambio di
regime nocivo per i dipendenti - continua Brezzo - basta pensare che con il
passaggio dal fondo pensione Inpdap a quello Inps i lavoratori saranno
costretti a sborsare decine di migliaia di euro per ottenere il
ricongiungimento e non disperdere i contributi versati».
«Inoltre, al netto del Jobs Act, gli impiegati del settore
gas saranno considerati neoassunti, ma la riassunzione avverrà sulla base del
nuovo CCNL di categoria - continua ancora Brezzo – le conseguenze sono presto
dette: aumento dell'orario di lavoro settimanale, decurtazione di 3 giorni di
festività all'anno, il tutto alla luce di un trattamento economico che non sarà
ritoccato verso l'alto ma rimarrà invariato»
Foto del presidio tenutosi stamane davanti al Comune di Prato.