lunedì 4 novembre 2019

Oggi, 4 novembre, prime condanne per sfruttamento lavorativo.



Due imprenditori condannati al termine del processo con rito abbreviato. Riconosciuta una provvisionale di 20mila euro a Filctem Cgil. La procura: "Speriamo che la sentenza possa avere un effetto ammonitorio sul sistema Prato". 

Link alla notizia: fonte, Notizie di Prato

martedì 15 ottobre 2019

Contratto ELETTRICI: siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo 2019-2021.



Dopo quasi 6 mesi di trattative nella tarda notte del 9 ottobre a Roma, tra Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, Enel, Sogin, Terna e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil, è stata siglata l'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico (oltre 50.000 addetti interessati), scaduto il 31 dicembre 2018. Per quanto riguarda l'aumento complessivo (Tec), secondo i termini voluti nell'accordo interconfederale sulla contrattazione del 9 marzo 2018, sarà di 124 euro nel triennio, di cui 104 euro sui minimi contrattuali (Tem),15 euro sul premio di produttività e 5 euro sul "welfare contrattuale". "Un contratto per la transizione energetica utile a garantire il presente e a governare il futuro del settore": hanno dichiarato, dopo aver posto le firme sull'ipotesi d'accordo, i segretari generali della Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, rispettivamente Marco Falcinelli, Salvatore Mancuso, Paolo Pirani.

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giovedì 20 giugno 2019






COMUNICATO STAMPA

È cominciato a scorrere il sangue.
Dopo anni di denunce, di descrizione del sistema di produzione illegale e dello sfruttamento sul quale si basa, di indicazioni su come deve essere contrastato, ci ritroviamo alle aggressioni dei lavoratori durante le manifestazioni per rivendicare i propri diritti.
La Filctem Cgil di Prato esprime tutta la propria solidarietà ai lavoratori della Gruccia Creations, aggrediti mentre rivendicavano orari e salari regolari.
A quanto si legge, a fine maggio, questi lavoratori erano stati protagonisti di una pubblica denuncia, in Piazza del Comune, delle loro condizioni di sfruttamento che, per inciso, è un reato penale.
Ci chiediamo come mai, in 20 giorni, non siano state verificate le condizioni denunciate intervenendo di conseguenza.
Ancora una volta, in questo territorio, il lavoratore, anche il più debole e ricattabile, non può contare sugli organi di controllo ma deve trovare da solo la strada per farsi riconoscere i propri diritti.
Speriamo che tutti operino perché questo episodio sia l’ultimo, e non il primo di una pericolosissima escalation.

mercoledì 6 febbraio 2019

Cgil, Cisl e Uil, il 9 febbraio manifestazione nazionale a Roma

Una grande manifestazione unitaria a Roma il prossimo 9 febbraio, è quanto deciso da Cgil, Cisl e Uil per sostenere la piattaforma unitaria che contiene le proposte per cambiare le scelte dell’Esecutivo e per aprire un confronto serio e di merito.
“Cgil, Cisl, Uil valutano positivamente il percorso di mobilitazione svoltosi negli scorsi mesi a sostegno della piattaforma unitaria“, scrivono in una nota le tre confederazioni.
“Il consenso delle decine di migliaia di lavoratori, pensionati e giovani alle proposte di Cgil, Cisl, Uil, emerso in occasione delle centinaia di assemblee organizzate su tutto il territorio nazionale, è stato pressoché unanime – spiegano – ed ha rappresentato un primo importante momento di confronto e discussione delle proposte sindacali con i lavoratori e i pensionati italiani sul documento consegnato nello scorso mese di dicembre al Presidente del Consiglio che si era impegnato a dare continuità al confronto, mai avvenuto, su alcuni capitoli indicati dal Sindacato”.
Per Cgil, Cisl e Uil “la legge di bilancio, appena approvata, ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese, a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno. Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno avanzato indicazioni e proposte credibili e realizzabili che non hanno trovato riscontro nella legge di stabilità avanzata dal Governo”.
“Pertanto – concludono le tre confederazioni –  per sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori da Cgil, Cisl, Uil, per cambiare le scelte dell’Esecutivo e per aprire un confronto serio e di merito, Cgil, Cisl, Uil organizzeranno una grande manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma sabato 9 febbraio“.


martedì 22 gennaio 2019

Finalmente lo sfruttamento è chiamato col proprio nome




Comunicato stampa

Prato, 22 gennaio 2019.

Finalmente lo sfruttamento è chiamato col proprio nome.

Apprendiamo con soddisfazione che, per la prima volta, è stato contestato lo sfruttamento lavorativo in una confezione che produceva illegalmente - dichiara Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem di Prato e di Pistoia - Lo avevamo sollecitato più volte pur consapevoli delle difficoltà da superare per chi avrebbe dovuto farlo.

Ringraziamo Asl, Procura e Carabinieri che hanno collaborato all'operazione e hanno svolto le indagini.

Più volte abbiamo dichiarato che le leggi esistono, il problema è la loro applicazione.

Quanto provato in questa indagine, grazie alle telecamere, è da anni la condizione di sfruttamento alla quale sono sottoposti migliaia di lavoratori di ogni etnia.

Sono azioni come queste – continua Brezzo - che possono fare da deterrente per chi vuole produrre illegalmente.

Ora sarebbe interessante sapere quali sono le aziende per le quali lavorava la ditta sfruttatrice e chiedergliene conto. E aspettiamo - conclude Brezzo - che il ministro Di Maio ci convochi per far diventare ordinaria l’applicazione delle leggi.



Articolo da: Il Tirreno

Articolo da: Notizie di Prato

venerdì 12 ottobre 2018

Brezzo confermato alla guida della Filctem di Prato che seguirà con Pistoia




Andiamo a Roma. Andiamoci tutti insieme. Industriali, artigiani e sindacato: i rappresentanti delle associazioni che hanno firmato il protocollo per la legalità con le istituzioni locali. E chiediamo che si faccia tutto il possibile perché a Prato si smetta di sfruttare le persone in maniera organizzata. 
E’ la proposta di Massimiliano Brezzo, confermato nel congresso di ieri in una delle sale dell’Art hotel, alla guida della Filctem di Prato dopo l’elezione, avvenuta due giorni fa, anche a Pistoia con l’obiettivo di siglare ufficialmente l’accorpamento funzionale tra le due realtà sindacali territoriali.
“E allora – ha evidenziato Brezzo nella relazione - noi chiediamo alla politica di “fare un pulmino”, sul quale salgano i firmatari del Protocollo e le istituzioni locali. E partiamo insieme per Roma: facciamolo in forza delle intese sottoscritte perché a Prato la nostra parte l’abbiamo fatta. Chiediamo di diventare un territorio di sperimentazione per il contrasto allo sfruttamento e all’illegalità. Cambiando le procedure e gli obiettivi degli uffici, che oggi non sono efficaci. Andiamo a vedere se c’è o no la volontà politica di farlo”.
Una proposta arrivata dopo un video in cui la Filctem – che ha aperto il congresso ricordando Giuseppe Gregori - ha ripercorso il cammino degli ultimi anni nella lotta all’illegalità in un’analisi costante di quanto stava accadendo a Prato, dal rogo del Teresa moda in poi: la costituzione di parte civile al processo, la responsabilità solidale, la denuncia dello sfruttamento in base all’etnia, la firma del protocollo e il percorso che ha portato alla firma di un secondo protocollo sui controlli con la prefettura e il lavoro costante con le categorie economiche.
“E’ ormai palese – ha aggiunto Brezzo - che a Prato non servono più controlli, servono controlli diversi. E parliamo specificamente di quelli di Inps, Inail e Direzione territoriale del lavoro. Del loro compito di verificare i casi di sfruttamento lavorativo che, essendo reato penale, devono essere denunciati all’autorità giudiziaria. Del loro compito di verificare e calcolare la mancata contribuzione e, oltre ad accreditarla al lavoratore, di richiederla all’azienda inadempiente e, in solido, alla sua committenza. Come dicono la legge sulla responsabilità solidale e le stessa circolari Inps”.
L’obiettivo del resto, ha evidenziato Brezzo, è quello di salvare Prato. L’ha detto riferendo un aneddoto, un colloquio con un delegato nazionale di Confartigianato Moda che parlando della città aveva commentato che “se in Italia si applicassero le leggi Prato non esisterebbe”. “Prato esisterebbe eccome – ha ribadito il neo eletto segretario della Filctem di Prato e Pistoia al suo interlocutore del Veneto e poi al congresso – ma non esisterebbe tutta l’illegalità che la sta soffocando”.
Un dibattito, quello pratese, a cui non è estraneo il mondo del lavoro di altri territori anche se con dinamiche e cornici diverse. Ecco perchè “il protocollo firmato a Prato – ha reso noto Sonia Paoloni, segretaria nazionale Filctem intervenuta al congresso – sarà esportato in tutto il Paese perché unico in Italia sia per contenuti sia per applicabilità delle proposte”.
Illegalità ma anche tentativo di immaginare il futuro del distretto di Prato attraverso un’integrazione del tessile con l’area moda toscana che si sta arricchendo della presenza delle grandi firme e con i settori, vicini, di pelletteria e calzature che stanno vivendo un vero e proprio Rinascimento. Ma anche lanciando uno sguardo, e avviare processi di collaborazione, con il segmento del pronto moda che lavora a un livello qualitativo più alto e che può fare da ponte per creare un polo del made in Italy integrato e capace di colloquiare con i grandi brand mondiali.