lunedì 30 marzo 2015

Proposta FILCTEM per il rilancio del distretto pratese.





Ripubblichiamo la proposta di rilancio del distretto pratese, le tipologie di controllo del sistema illegale e tutte le altre azioni da svolgere, ai vari livelli, che la renderebbero possibile. 
Tale proposta, che trovate ai tre link sotto, è il risultato del Congresso della Filctem di Prato del febbraio 2014.

Proposta completa 

Un sistema di controlli efficace 

Marchio Italian Quality 

venerdì 27 marzo 2015

Brezzo: "Controlli sì, ma alle imprese giuste"

Da Il Tirreno 27/03/2015
E' stato il segretario Cgil dei tessili Massimiliano Brezzo a spiegare perché: «I controlli interforze vanno bene - ha detto - ma bisogna farli sulle aziende cinesi giuste. E mi riferiscono alle rifinizioni, alle tintorie e alle stamperie sulle quali la quota di illegalità è enorme e gli investimenti sono altrettanto poderosi».
Secondo Brezzo solo controllando quella dozzina di imprese-cardine si potrà dare un colpo serio all’illegalità: «Ma per farlo bisogna andare in azienda quando lavora: dopo le 16 e durante il sabato e la domenica. E non importa se proprio alle 16 gli ispettori regionali finiscono il turno».
Ed è sempre Brezzo a lanciare il guanto di sfida alle istituzioni: «Comune e Provincia chiedano assieme al sindacato e agli industriali - ha concluso - che le verifiche vengano estese e che si facciano il prima possibile».
Link all'articolo

Ora tocca alle istituzioni. Ci aiutino ad ottenere i controlli

Federazione Italiana Lavoratori
Chimica Tessile Energia Manifattura




FILCTEM CGIL Prato
Piazza Mercatale 89 59100 Prato
Tel. 0574 4591 – Fax 0574 459303

Comunicato stampa
Brezzo (Filctem Cgil): “Ora tocca alle istituzioni. Ci aiutino ad ottenere i controlli”

“Finalmente una presa di posizione pubblica, netta ed inequivocabile, anche da parte dell’Unione Industriale. Ora auspichiamo che anche le istituzioni si rendano conto di cosa succede, dopo che noi lo denunciamo da sempre”. 
Lo dice Massimiliano Brezzo, segretario del sindacato dei tessili della Cgil di Prato. “Ci eravamo stupiti del fatto che la notizia dei giorni scorsi, -un milione di euro di gas forniti ad una tintoria “inattiva”- fosse passata in pratica sotto silenzio. Dopo questa presa di posizione degli industriali ci aspettiamo che anche le nostre istituzioni, pratesi e toscane, richiedano con forza l’inserimento nei controlli di queste tipologie di impresa. Visto che finora ne sono state, pervicacemente, escluse.”
“È chiaro” continua Brezzo “che dato il numero esiguo delle aziende in questione, non dovrebbe essere difficile, se c’è la volontà politica,  trovare le risorse per fare controlli efficaci nelle tintorie e nelle stamperie in pezza. Perché solo controlli eseguiti dal gruppo interforze, durante la notte o nei giorni festivi, potrebbero portare a effettivi risultati. Altre soluzioni, come lasciare l’onere dei controlli ai soli ispettori ASL, servirebbero solo a “lavarsi la coscienza”.

“Con pochi interventi mirati” conclude Brezzo “saremmo in grado di limitare di molto la fornitura di tessuto alle confezioni illegali e di arginare il rischio di “cinesizzazione” al quale è oggi esposta, a causa della concorrenza sleale, la parte più indebitata della nostra nobilitazione”