lunedì 21 novembre 2016

Brezzo (FILCTEM CGIL Prato) allo sciopero del 21 novembre

Nel video: Massimiliano Brezzo, segretario generale FILCTEM CGIL Prato, oggi allo sciopero del settore tessile industria per il mancato rinnovo del CCNL.

Sciopero del 21 novembre, grande adesione.

Oggi 8 ore di sciopero nel settore tessile industria per il mancato rinnovo del CCNL, grande risposta dei lavoratori e delle lavoratrici contro le inaccettabili posizioni datoriali (foto: presidio a Prato, sotto la sede di Confindustria Toscana Nord).







lunedì 14 novembre 2016

Voci del lavoro, sciopero del 21 novembre

Trasmissione "Voci del lavoro", intervista a Massimiliano Brezzo (segretario generale FILCTEM CGIL Prato) sui motivi dello sciopero dei lavoratori del settore tessile industria, sciopero che si terrà il 21 novembre prossimo.





venerdì 28 ottobre 2016

Sciopero per rinnovo CCNL Tessile Abbigliamento, modalità.










Le Segreterie Nazionali di Filctem Femca Uiltec, come anticipato nel comunicato del 20 ottobre u.s. nel quale si proclamavano le otto ore di sciopero suddivise tra quattro ore territoriali e quattro ore nazionali, per contestare la posizione riconfermata da SMI nel tavolo del 20, si sono riunite per definire le modalità dello stesso.










Comunicato del 27/10/2016

Rinnovo CCNL Tessile Abbigliamento, dichiarato lo sciopero













Le Segreterie nazionali Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil e la Delegazione Trattante per il rinnovo del contratto nazionale Tessile Abbigliamento hanno dichiarato, al termine dell’incontro del 20 ottobre 2016 con SMI, un pacchetto di 8 ore di sciopero: 4 da gestire a livello regionale/territoriali entro il 20 novembre prossimo e ulteriori 4 a livello nazionale.


Comunicato del 24/10/2016

martedì 18 ottobre 2016

Il viaggio della Carta dei Diritti universali del lavoro



Un viaggio tra la gente e con la gente, iscritte/i e non, fatto di centinaia di città, migliaia di volti, milioni di storie che formano come in un grande mosaico quello che siamo: la Cgil.



lunedì 17 ottobre 2016

Sempre più voucher ma a discapito dell’occupazione.

Giovanni Santi (nella foto) “Così il lavoratore non ha più tutele”
Il lavoro accessorio, noto più comunemente con il nome degli assegni utilizzati per il pagamento, voucher, è diventato in Italia l'ennesima stortura di un sistema nato per risolvere un problema ma che ne ha causati molti altri senza risolvere il primo.
Oltre alla testimonianza di Marco (nome di fantasia) un giovane ventunenne vaianese che da qualche mese lavora grazie a questi voucher e ne è felice, Bisenziosette è andato alla Cgil di Vaiano per capire questo fenomeno.
«Intanto - spiega Giovanni Santi della Cgil della Val di Bisenzio - bisogna dire che un lavoro come quello
di Marco (lavora tra le quindici e le venti ore alla settimana) fino all'avvento dei voucher era semplicemente un lavoro part-time.
Venti ore settimanali non è un lavoro accessorio, non è un lavoro a chiamata o stagionale. E questo è un esempio perfetto della storpiatura che ha avuto questo tipo di lavoro retribuito».
Il pagamento tramite voucher è nato nel 2003 con la legge Biagi. Si trattava di un tentativo di far emergere prestazioni a nero.
«Nacque - spiega Santi – per il mondo dell'agricoltura e per tutti quei lavori stagionali in questo settore come la raccolta delle ulive, dell'uva, della frutta o altro.
Poi fu allargato ad altri tipi di lavoro, prima di tutto i lavori domestici e ad alcuni settori del commercio, servizi e ristorazione e per tutte le attività "accessorie" al core business di un'azienda, quindi per esempio chi va a fare le pulizie nello stabile di quell’azienda o altro».
I voucher sono quindi nati tredici anni fa, ma il fenomeno è esploso negli ultimi tre o quattro anni.
I salti più vistosi, come si può vedere anche dalla tabella riportata dal sito dell'Inps, sono avvenuti tra il 2013 e il 2015, due anni in cui l'utilizzo di voucher è raddoppiato di anno in anno.
In Toscana, per esempio, siamo passati da 885.698 voucher venduti nel 2013 a 1.851.570 (quindi più che raddoppiati) a 3.471.757 voucher nel 2015.
«Chi lavora tramite voucher perde diritti e contributi a suo favore. Non c'è un contratto - spiega Santi - e quindi non c'è un legame con l'azienda. C'è piena libertà per il titolare di fare quello che vuole: se ti richiama bene, altrimenti se non lo fa non ha nemmeno dovere di avvertirti».
C'è poi la questione sui contributi: «Quel poco che viene pagato di quei dieci euro l'ora, ovvero solo 1.30 euro, vanno in contributi per il lavoratore, ma sono talmente pochi che non consento né una pensione futura ne alcun diritto da un punto di vista di maternità, disoccupazione ed altro.
In pratica per tutti quei diritti acquisiti dai lavoratori dipendenti».
Il problema poi dei voucher è che si tratta di un mondo sommerso, molto nascosto.
«La Cgil ha chiesto – spiega Santi -, tramite una raccolta firme, l'abrogazione dei voucher:
un sistema che doveva essere curativo per il lavoro a nero, ma che si è rivelato malato a sua volta. La legge sul lavoro accessorio e le varie modifiche tra cui l'ultima del Jobs Act proprio di settembre di quest'anno, ha fatto ricadere sotto il mondo dei voucher tutta una serie di rapporti lavorativi prima diversificati, quindi adesso vicino al lavoro in nero».
Andando poi sui dati provinciali piega: «Purtroppo noi non li abbiamo. Si presume che siano proporzionalmente uguali a quelli nazionali, perché i numeri si eguagliano un po' ovunque, ma il nostro è solo un sentore».


Fonte: Bisenziosette (14/10/2016).

venerdì 16 settembre 2016

Contratto Artigianato Accorpato AREE TESSILE-MODA-CHIMICO-GOMMA PLASTICA-CERAMICA







COMUNICATO STAMPA

CONTRATTO ARTIGIANATO ACCORPATO AREE TESSILE-MODA-CHIMICO-GOMMA PLASTICA-CERAMICA: APPROVATA L’IPOTESI DI PIATTAFORMA. LA RICHIESTA DEI SINDACATI PER IL TRIENNIO 2016-2019 E’ DI: 75 PER L’AREA TESSILE-MODA; 90 PER L’AREA CHIMICA; 80 PER L’AREA CERAMICA. LA PAROLA SPETTA ORA ALL’ASSEMBLEE DEI LAVORATORI

L’assemblea unitaria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil ha raggiunto ieri, lunedì 12 settembre a Roma, l’intesa sull’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto degli artigiani (accorpato) 2016-2019.
La richiesta salariale dei sindacati è: per l’area tessile-moda di 75€; per l’area chimica-gomma plastica di 90€; per l’area ceramica di 80€. Coinvolti circa 250.000 lavatori in quasi 100.000 imprese.
La novità di rilievo è la richiesta di introduzione dell’elemento perequativo di garanzia retributiva di 300€ per le aziende di quei territori in cui non è praticata la contrattazione di 2°livello.

Nel campo delle normative, Filctem, Femca, Uiltec puntano al miglioramento delle relazioni sindacali tra le parti, in particolar modo con la piattaforma si vuole affrontare la tematica della “legalità / appalti”, questione di scottante attualità nell’universo delle aziende artigiane che per l’80% lavorano in c/terzi e in sub fornitura.
I sindacati chiedono di definire, congiuntamente con le controparti, l’impresa terzista come sistema unitario con lo scopo di una sistematica applicazione della legge sulla responsabilità solidale tra terzisti e committenti (legge n.11 2016).

Ora l’ultima parola spetta ai lavoratori nelle assemblee che avranno termine il 28 ottobre.

Roma, 13 settembre 2016



Nell'ipotesi di piattaforma suddetta emerge con forza l'importante punto su "legalità e appalti", argomento trattato e proposto nell'iniziativa FILCTEM CGIL tenutasi a Prato lo scorso 17 maggio (vedi post del 23 maggio 2016 ).

mercoledì 22 giugno 2016

Testo Unico su Salute e Sicurezza sul Lavoro


Disponibile il Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 - Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro - coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n. 106 e con i successivi ulteriori decreti integrativi e correttivi (aggiornato nell'edizione giugno 2016).

Download dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

lunedì 30 maggio 2016

Contributi non versati: industriali e sindacati uniti contro l’Inps.

"Prato, chiedono all’ente che in base alla responsabilità solidale si rivalga sui committenti."

                                  M. Brezzo - Segretario generale FILCTEM Prato


Fonte: Il Tirreno Prato - LINK all'articolo

lunedì 23 maggio 2016

Il futuro della contrattazione di II livello nei settori artigiani del chimico e della moda.



Il giorno 17/05/2016 la Filctem Toscana ha tenuto, presso la Camera di Commercio di Prato, un'iniziativa dal titolo "Il futuro della contrattazione di II livello nei settori artigiani del chimico e della moda" (link al manifesto/volantino).

Ai link qui sotto ci sono i materiali della giornata:

Intervento di Massimiliano Brezzo (segretario generale FILCTEM Prato) - "responsabilità solidale"

Tesseramento e condizioni di lavoro nelle imprese dell'artigianato in Toscana nel settore moda – materiali di ARES 2.0 , Filctem e CGIL Toscana.

La contrattazione regionale di categoria artigiana: un'evoluzione attesa? - materiali di ARES 2.0 e Filctem.

venerdì 20 maggio 2016

venerdì 13 maggio 2016

Brezzo (Filctem Cgil): “Come volevasi dimostrare… ora tocca all’Inps”



                                                                 Massimiliano Brezzo

“Apprendiamo che il controllo della tintoria Superlativa ha fatto emergere che nelle tintorie di Prato si lavora con le stesse modalità con le quali si lavora nelle confezioni. Questa non può essere considerata certo una sorpresa, bensì una conferma della fondatezza delle nostre numerose denunce”. Lo dice Massimiliano Brezzo, segretario del sindacato dei tessili della Cgil di Prato.
“Plaudiamo all’intervento, ma è palese che il controllo ha trovato qualcosa che non cercava. Ebbene, ribadiamo: ci sono al massimo una decina di aziende delle stesse dimensioni e della stessa tipologia, che operano nello stesso modo, nelle quali magari non si dorme all’interno degli annessi, ma in appartamenti appositi e distinti, con buona parte di lavoro nero, anche se non clandestino”.

“Queste aziende”, continua Brezzo “sono il motore produttivo del sistema illegale che sta sostituendo il distretto tessile pratese. Vanno controllate in maniera efficace, ricercando il lavoro nero, con squadre interforze e negli orari notturni e festivi. Aspettiamo fiduciosi anche questi interventi”.


“Il controllo di oggi” prosegue il segretario della Filctem “propone una riflessione: la Superlativa ha lavorato anche per committenti italiani? Con quali tariffe? È in ritardo con le retribuzioni e i contributi Inps? Se così fosse ci sarebbero le condizioni, da parte dell’Inps, per richiedere il versamento dei contributi ai committenti, applicando la legge sulla responsabilità solidale. Vincendo una causa” conclude Brezzo “abbiamo affermato un principio, ma il vero effetto deterrente può esserci soltanto con un intervento sistematico da parte dell’Inps.

Controllata la tintoria Superlativa

Controllata la tintoria Superlativa c'erano 21 lavoratori irregolari.



La Finanza era partita per un controllo fiscale. L'obiettivo era far luce sui "conti" delle aziende cinesi che operano a monte della filiera. Il controllo rappresenta un salto di qualità nelle indagini sulle imprese irregolari cinesi. 

Fonte: Il Tirreno Prato

lunedì 4 aprile 2016

Presidio dei sindacati Cgil Cisl e Uil sabato mattina (2 aprile) davanti all'ospedale Santo Stefano.


Presidio dei sindacati Cgil Cisl e Uil sabato mattina (2 aprile) davanti all'ospedale Santo Stefano.
Un'iniziativa organizzata a livello nazionale sul tema delle pensioni.
La richiesta dei sindacati si articola su più  punti: dal cambiare le pensioni per dare lavoro ai giovani in modo da ritrovare una dignità anche per i lavoratori precari e discontinui e consentire anche a loro di avere pensioni dignitose; consentire un accesso flessibile al pensionamento ripristinando meccanismi di flessibilità nell'accesso a partire dai 62 anni o con meccanismi che diano la possibilità di combinare età e contributi. Ma anche riconoscere "il lavoro di cura alle donne" che da sempre suppliscono alle carenze del sistema di Welfare e quello della diversità dei lavori ampliando l'elenco dei lavori usuranti che oggi esclude, per fare un esempio, anche tutto il settore dell'edilizia.

giovedì 24 marzo 2016

Responsabilità solidale, "Prato diretta sera"

"Prato diretta sera", Massimiliano Brezzo (segretario FILCTEM CGIL Prato) partecipa al talk sulla responsabilità solidale.


Responsabilità solidale.

Responsabilità solidale, interviste a Massimiliano Brezzo (segretario FILCTEM CGIL Prato) e avvocato Alessandro Gattai.
Fonte: Toscana TV

mercoledì 23 marzo 2016

Lanificio chiamato a pagare i debiti che il suo terzista aveva nei confronti di una dipendente.







Il tribunale di Prato ha sancito con una sentenza che Milior dovrà pagare 125 euro a una operaia dell'azienda a cui si rivolgeva per il controllo qualità delle pezze. 
Brezzo (FILCTEM - Cgil): "Il valore è tutto politico: si sostiene che i lanifici devono garantire la serietà del fornitore cui s'affidano". 



Fonte - link: Il Tirreno - Prato

giovedì 25 febbraio 2016

Oggi sciopero generale dei lavoratori dell'energia.



Oggi sciopero generale dei lavoratori dell'energia, 2000 lavoratori del gas in Toscana, più di 400 nella sola provincia di Prato.
Al centro dell' agitazione unitaria proclamata da Cgil Cisl e Uil, c'è il bisogno di fare chiarezza con sulle modifiche contrattuali che interverranno a seguito dei bandi di assegnazione del servizio.

«A Prato il passaggio del gestore di rete da Estra a Toscana Energia - spiega Massimiliano Brezzo segretario generale della Filctem Cgil di Prato - ha comportato la transizione dei lavoratori da una società all'altra, questa fase ha fatto insorgere gravi problematiche, che con l'apertura dei bandi di assegnazione dei servizi, potrebbero moltiplicarsi».
La situazione dei contributi previdenziali dei lavoratori è la prima preoccupazione in ordine di grandezza: «Si tratta di un cambio di regime nocivo per i dipendenti - continua Brezzo - basta pensare che con il passaggio dal fondo pensione Inpdap a quello Inps i lavoratori saranno costretti a sborsare decine di migliaia di euro per ottenere il ricongiungimento e non disperdere i contributi versati».
«Inoltre, al netto del Jobs Act, gli impiegati del settore gas saranno considerati neoassunti, ma la riassunzione avverrà sulla base del nuovo CCNL di categoria - continua ancora Brezzo – le conseguenze sono presto dette: aumento dell'orario di lavoro settimanale, decurtazione di 3 giorni di festività all'anno, il tutto alla luce di un trattamento economico che non sarà ritoccato verso l'alto ma rimarrà invariato»


Foto del presidio tenutosi stamane davanti al Comune di Prato.



mercoledì 27 gennaio 2016

Nuova CARTA DEI DIRITTI universali del lavoro, progetto di legge di iniziativa popolare




"Prende il via una stagione di mobilitazione straordinaria con l'idea che al termine di questa campagna partirà la raccolta delle firme per una proposta di legge di iniziativa popolare".
Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, alla conferenza stampa di presentazione (18 gennaio) a Roma della 'Carta dei diritti universali del lavoro', ossia il nuovo Statuto dei lavoratori e delle lavoratrici.
Una raccolta di norme destinate a tutto il mondo del lavoro, subordinato e autonomo, che a partire dai prossimi giorni sarà al centro delle assemblee nei luoghi di lavoro e dei pensionati, per la consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti alla Cgil. 
"Abbiamo bisogno -- ha spiegato Camusso - di avere tutti la forza di reagire a una stagione che ha generato un po' di rassegnazione. Servono forza ed energia per questo abbiamo pensato alla consultazione interna tra gli iscritti della Cgil, anche per preparare la mobilitazione necessaria".

Il nuovo Statuto vuole innovare gli strumenti contrattuali preservando quei diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti, senza distinzione, indipendentemente dalla tipologia lavorativa o contrattuale, perché inderogabili e universali. "Parliamo all'insieme del mondo del lavoro -- ha sottolineato Camusso -: ai lavoratori dipendenti, a tempo indeterminato o meno, pubblici e privati, ai precari in tutte le varie forme, e al mondo del lavoro autonomo. Non si è mai costruita una operazione con queste caratteristiche e per questo la consideriamo una grande sfida di ricostruzione di un profilo di valore del lavoro".

Diritti che vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. Per ricostruire un diritto del lavoro a tutela della parte più debole nel rapporto di lavoro.

La "sfida" che la Cgil lancia, ha concluso il segretario generale "è quella di proporre il lavoro come punto di creazione della ricchezza del nostro Paese, ma anche come punto di vita dignitoso delle persone".